Cosi, notando la delusione negli occhi di Sara, decisi di andare a comprare il legno per provare a costruirne una di sana pianta.
Indovinate un po’? Quel giorno scoprii di avere buone doti manuali e realizzai la mia prima torretta per mia figlia Teresa.

Posso dire che quel momento fu l’inizio di tutto, infatti cominciai pian piano a comprare tavole, pannelli, listelli e materiali per la lavorazione del legno, così da riempire una stanza intera della mia casa che diventò per qualche tempo un laboratorio per il mio hobby.

A lungo andare sviluppai le mie capacità creando piccoli dondoli e giochi per mia figlia Teresa che oltre ad essere diventata la mia musa ispiratrice, faceva anche da cavia per i miei “esperimenti” sul legno.

Ed ecco da dove viene il nome Joke-on-wood che tradotto letteralmente dall’inglese significa scherzare sul legno.

Ero talmente entusiasta del mio nuovo hobby che cominciai a cercare un posto dove continuare a farlo,anche perché di li a poco sarebbe nato il mio secondo figlio e ispiratore Samuele e non avrei potuto lavorare in quella camera con tutto quel rumore e quella segatura.
Cercai per mesi un posto dove trasferirmi ma non ebbi molta fortuna. I locali erano costosi e  molto piccoli, cosi decisi di accontentarmi e di optare per un garage di 20 metri quadri dove costruii il mio primo banco da lavoro e sistemai tutta la mia roba.